A cura della Fondazione Milano Policroma
Testo di Riccardo Tammaro
Con l'arrivo della stagione calda, è desiderio comune trovare un po' di refrigerio, magari al mare; da sempre però, ai margini della nostra zona, esiste quello che viene chiamato "Il mare dei milanesi", e cioè l'Idroscalo.
Il motivo del soprannome è noto: quando non ci si poteva (o non ci si può) permettere una vacanza al mare, ecco che una gita all'Idroscalo riproduce le principali sensazioni, come l'abbronzatura, il bagno, il picnic, per non parlare delle possibilità sportive fornite dalle strutture e dal Parco che circonda l'Idroscalo, nonchè dalle manifestazioni culturali e di tempo libero che ogni estate vi si susseguono.
Il primo aspetto che voglio coprire è però quello storico: come ricordato da Andrea Soggiu nel numero di febbraio, l'Idroscalo fu progettato congiuntamente all'aeroporto di Linate, per consentire l'arrivo e la partenza degli idrovolanti, che però presto furono scalzati dai nuovi aerei, e quindi, dopo l'ammaraggio ufficiale di inaugurazione del 28 ottobre 1930, il bacino fu usato molto di rado per questa attività e nessuna idrolinea fu mai istituita.
Come era stato previsto fin dal suo disegno iniziale, però, l'Idroscalo svolse sempre attività di accoglienza per gli amanti dello sport, specialmente per quelli d'acqua; e divenne la spiaggia dei milanesi già alla fine degli anni '30 del ventesimo secolo. Nel 1934 vi vennero organizzati i Campionati Nazionali di Canottaggio (definiti dal regime fascista "Littoriali del Remo") e nel 1938 i Campionati Europeei; parallelamente allo sviluppo sportivo venne incrementato il verde attorno allo specchio d'acqua.
Nek 1960 l'Idroscalo acquistò visibilità internazionale grazie al fatto che la scena principale del film "Rocco e i suoi fratelli" (di Luchino Visconti) venne girata proprio sulle sue rive.
Passiamo ora all'aspetto naturalistico: l'Idroscalo è alimentato da più sorgenti d'acqua pura (risorgive) che non viene contaminata da acque provenienti da altri corsi d'acqua; alcuni anni fa si era ipotizzato di scaricarvi le acque del Naviglio Martesana ma motivi ambientali hanno per fortuna fatto cancellare questa ipotesi. Il verde bacino fa poi uso di un canale posto a sud dello specchio d'acqua per far defluire l'acqua.
Le rive ad esso prospicienti possono essere divise in quattro principali aree di fruizione. L'area ovest, verso viale Forlanini, cui si accede dalla prima rotonda dpo il semaforo di Novegro, è attrezzata per attività sportive quali il ciclismo e l'arrampicata, oppure il pattinaggio, il calcio e il tennis, oltre ad ospitare strutture di ristoro e per il tempo libero.
L'area a nord viene utilizzata per le gare sportive, e consta di un accesso per le tribune degli spettotori e di uno per chi deve gareggiare. Siamo qui alla cosiddstta "Punta dell'Est", dove, oltre ala Lega Navale, si trova la spiaggia sorvegliata da bagnini e guardiani, e dove è ora possibile, dopo tre anni di sospensione, tornare a fare il bagno in sicurezza; l'ingresso è quello della "Riviera Est".
Scendendo lungo la riva est del bacino d'acqua si incontra l'oasi naturale detta il "Laghetto delle Vergini", un'area protetta ricca di piante e di una vasta fauna ittica, al cui interno si snoda il sentiero delle farfalle, un percorso che accompagna all'osservazione di queste varietà naturalistiche.
Proseguendo ancora, oltrepassata la struttura sportiva del CUS Milano, è possibile sfruttare una delle due entrate per inoltrarsi nel bosco che accompagna la passeggiata (a piedi o in bicicletta) fino al lato sud. L'area verde complessiva ammonta a circa 1.600.000 metri quadri; il nostro sguardo si perde tra platani, ontani, querce, robinie, pruni, betulle e salici, ma anche pini marittini e cedri del Libano che forniscono una notevole suggestione a chi transita tra questi alberi secolari.
Posta sull'angolo sud-est, non passa inosservata la struttura del tele-ski, utilizzata per fare pratica di sci nautico; la riva sud invece ha un proprio ingresso che conduce a locali di ristoro e consente passeggiate lungo lo specchio d'acqua; procedendo sulla riva sinistra si giunge fino all'allargamento dello specchio in direzione dell'aeroporto, dove si trova un'isola (raggiungibile dalle rive adicaenti tramite due ponticelli), su cui si trova un monumento dedicato alla Resistenza.
Concludo ricordando le misure di questo "mare di Milano": lo specchio d'acqua è lungo 2.600 metri, largo tra i 250 ed i 400 metri e profondo tra i 3 e i 5 metri.